Search Fund: Gli stakeholders del modello

Searcher:

è il promotore del search fund. Si tratta di manager o figure giovani con MBA con alcune esperienze lavorative. Questa figura, attorno alla quale è sviluppato il modello del Search Fund, ha lo scopo di realizzare l’acquisizione di una società target da gestire in prima persona nel ruolo di CEO dopo aver raccolto i fondi necessari da investitori privati ed, eventualmente, istituzionali. Il compito del nuovo CEO è di sviluppare il piano industriale al fine di utilizzare l’azienda target come base di partenza sulla quale creare la crescita. I promotori di questa tipologia di alternative investment, il Search Fund, che rappresentano le figure chiave del modello, sono aspiranti imprenditori, determinati, preparati e dotati di competenze professionali e personali tali da garantire affidabilità agli investitori che apportano il funding necessario per l’operazione. A differenza del private equity tradizionale, è importante sottolineare che lo schema di remunerazione del promotore del Search Fund sia pienamente allineato agli interessi egli investitori. Il meccanismo di remunerazione ed incentivazione è composto da (i) una parte fissa periodica per l’attività di ricerca e negoziazione della società target, successivamente (ii) un compenso, in genere emolumento come Amministratore Delegato, per l’attività di gestione della società target post acquisizone oltre ad un compenso-incentivo variabile, sotto forma di equity, al raggiungimento di determinati obiettivi condivisi con gli investitori.

  • Investitori:

si tratta di investitori in genere ad alto reddito o patrimonio, tipicamente HNWI, ex imprenditori di successo o dirigenti d’azienda, che desiderano investire e portare un valore aggiunto ad un progetto imprenditoriale. In genere sono un numero variabile, in funzione del ticket di investimento e delle dimensioni della target, tra i dieci ed i venti. Di questi due o tre figure (solitamente coloro che hanno investito capitali maggiori) partecipano attivamente alle attività del Search Fund supportando il promotore nelle varie fasi di scouting, acquisizione e gestione della target. Generalmente, ad ogni investitore è richiesto un capitale iniziale (search capital) con un ammontare che varia tra 15 mila e 40 mila euro ciascuno per un totale di circa 150-400 mila euro necessari a finanziare le prime attività del Search Fund, incluso l’emolumento del Searcher, fino all’acquisizione della società target che ha la durata molto variabile e che è possibile rappresentare in un arco temporale di 18-24 mesi. Parte di questo importo può coprire anche i costi di pre-due diligence. Una volta identificata la società target, il Searcher negozia l’acquisizione con il supporto dei consulenti e degli investitori. Questi hanno un ruolo attivo durante l’operazione. Gli investitori che hanno apportato il primo Search Capital, hanno diritto pro quota di sottoscrivere, con un moltiplicatore vantaggioso, il capitale della target una volta finalizzata l’operazione. Qualora ritengano che la target non sia in linea con la loro idea di investimento non hanno l’obbligo di apportare il capitale a supporto dell’acquisizione. Qualora il Searcher non riesca a concludere l’acquisizione di un’azienda target, il Search Fund è liquidato e qualora sia residuato del capitale sarà redistribuito pro quota agli investitori.

  • Imprenditore-venditore:

il panorama imprenditoriale italiano è caratterizzato da PMI a conduzione familiare, che si trovano spesso in una fase di ricambio generazionale o alle prese con situazioni di discontinuità. In questa fase si pongono questioni di governance che se non risolte possono nel tempo portare a situazioni che non permettono alle aziende di esprimere il loro massimo potenziale ovvero portarle a situazioni di declino. Le soluzioni possibili ci sono, come ad esempio l’assunzione di un manager esterno, facendo restare tuttavia il controllo dell’impresa, con i pro e contro del caso, in capo alla famiglia fondatrice. Laddove l’imprenditore preferisca un disimpegno totale, che comporti la cessione non solo dell’amministrazione ma anche dell’equity, la soluzione del Search Fund rappresenta lo scenario preferibile: offre uno scenario di continuità allineando gli interessi dell’imprenditore uscente con quelli del Search Fund entrante.

  • Advisor sell side PMI:

è il consulente esterno all’azienda specializzato in operazioni straordinarie di cessione/acquisizione. L’advisor sell side lavora a fianco dell’imprenditore nel ricercare una controparte per la vendita del business. Nel modello concreto del Search Fund la parte interessata alla vendita è il socio/soci dell’azienda target. Il modello facilita notevolmente la conclusione di un’operazione di M&A, con al centro le PMI Italiane che hanno difficoltà ad essere vendute, in quanto coinvolge nel processo un manager esterno. Con il modello del Search Fund, sono concretizzabili operazioni che altrimenti non avrebbero avuto possibilità di successo.

 

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